giovedì 22 novembre 2012

Bonjour!

Alla ricerca di buone motivazioni per alzarmi dal letto questa mattina, ho trovato le seguenti risposte.

1. la vita è bellaaa (non convincente)
2. potrai leggere la lettera che ti ha inviato la spanzi (convincente)
3. hai lezione (ritiro un po' più su le coperte)
4. hai già saltato questa lezione la settimana scorsa (metto fuori un piede)
5. anche ieri non volevi uscire e poi hai conosciuto un sacco di ragazzi simpatici. Amiciii (la gamba scivola fuori)
6. c'è il soleee (tiro giù le coperte)
7. mentre fai colazione potrai scrivere questa lista idiota (al che ero già in piedi e ora sono già anche in ritardo)

 à plus!


p.s. è presto per ascoltare Guccini, lo so, ma sta mattina rientra tra le ragioni per alzarsi.

martedì 20 novembre 2012

Cazzate erasmus

#234: prendere i biglietti per Parigi per questo week end senza sapere se avrò un posto dove dormire.
#235: tirare mezzanotte e mezza per finire un lavoro di Teatro.
#236: esaltarsi dopo essersi iscritta alla lista di "italiani all'estero" che voteranno alle prossime primarie.
#237: piercing al naso!!!!!!! (esatto, quella caccolina sulla narice sinistra è - FINALMENTE, dopo 18 anni di sogni e tentativi mancati - il mio primo piercing! *.*)

lunedì 19 novembre 2012

La Petite Fadette - George Sand

"Et, pendant ce temps-là, la rivière coulait bien tranquillement, frétillant sur les branches qui pendaient et trempaient le long des rives et s'en allant dans les terres, avec un petit bruit, comme quelqu'un qui rit et se moque à la sourdine."

("E, durante quel tempo, il fiume scorreva tranquillamente, dimenandosi sulle anse che pendevano e immergevano i lati delle rive, andandosene verso l'interno, con un po' di rumore, come uno che ride e prende in giro il muto.")

Per un momento rialzo gli occhi tristi al cielo e incrocio lo scroscio ridente della pioggia. Lei non è lì per me, per tirarmi su il morale. Sta lì e basta, se ne fotte che io ci sia o non ci sia, che sia felice o distrutta, che la guardi o meno.

Non sono un suo problema, non la riguardo minimamente. Eppure è.


Tutto ciò, invece di sconfortarmi, mi rassicura, mi permette di sciogliere le ansie esistenziali nel fluido universale dell'enormità della vita. Io non conto nulla, il mio malheur tanto meno. Domani pioverà comunque, che io esista o no. 
Tant pis. (Hakuna matata).

giovedì 15 novembre 2012

Listen to your eyes - ovvero come svegliarsi una mattina d'inverno e prendere in mano la propria vita.

Anche se i miei tempi di relazione con il reale continuano a dilatarsi, qualche volta riesco a portare a termine i progetti che mi sono messa in testa. Vi annuncio che, finalmente, ho intrapreso un Tandem! Cos'è? Ovviamente non c'entra nulla con una bicicletta a due, anche se l'idea di collaborazione che quest'immagine richiama alla mente è alla base del progetto stesso. Si tratta infatti di uno scambio reciproco tra due persone che vogliono imparare l'uno la lingua dell'altro. Nei fatti, io sono italiana e voglio migliorare il mio francese, Clémentine (la "mia tandem") è francese e vuole migliorare il suo italiano.
Ero completamente all'oscuro di questo progetto prima che Julia, la mia amica berlinese, me ne parlasse: in Germania è una pratica consolidata, una tappa necessaria (e ovvia) nel percorso di acquisizione di una lingua.
Personalmente in Italia non ne ho sentito parlare, ma c'è da dire - anche - che prima di partire per la Francia non me n'ero mai interessata davvero. L'Univesité Lille 3, par contre, fa una grande pubblicità di questo progetto che, a quanto pare, funziona: non sono passati nemmeno cinque giorni dopo che mi sono iscritta al sito del CRL (centro risorse linguistiche) che mi è arrivata una mail dal "tutor" del tandem, con dati e indirizzo mail della mia compagna di avventura: Clémentine.
Francese di Saint-Quentin (Piccardia, la regione appena sotto al Nord), è una ragazza dolcissima. Bionda, timida al punto da sembrare scontrosa, amante del reggae e dei film di Tim Burton. Al nostro primo incontro si è fatta riconoscere per un "cappello con un orso" (orecchie di lana e musetto cucito sopra): l'ho adorata da subito. Primo incontro in cui sono riuscita (ovviamente) a piazzare l'immancabile figura di cacca:
M- cosa studi?
C- lettere moderne
M- davvero??anch'io!!
C- sì, lo so, siamo nello stesso corso di linguistica e pure di letteratura
M- .... (attimi di vuoto celebrale) .... ah sììììì, ECCO dove ti ho GIA' visto!! (sperando che fingere in francese mi venga meglio di quanto mi riesce in italiano)

(e infondo, meglio così, meglio farle subito le brutte figure così l'ansia da prestazione è presto dimenticata).
Contiamo per ora di incontrarci ogni martedì mattina, più eventuali uscite insieme nel corso della settimana. Già martedì sera mi aveva invitato a casa sua, a cena con lei e la sua ragazza.

E così dopo due mesi di semipantofolamento (malattia grave, gravissima che colpisce i pigri, i secchioni e gli scazzati - cronica nei soggetti che riuniscono le tre caratteristiche insieme), mi getto nella bolgia delle esperienze: visite a tutte le esposizioni di Lille 3000, abbonamento a teatro, serate al museo, viaggio a Budapest organizzato per i primi di dicembre grazie ai voli low cost in partenza da Charleroi.

Concludo con una foto di me e Sophie (una delle ragazze che mi hanno ospitato tramite Couch Surfing) mentre rubiamo i giochi ai bambini alla Maison Follie di Wazemmes. yowlo!

mercoledì 7 novembre 2012

Varúð

Le vacanze sono passate in fretta, a Lille. Ho aspettato a lungo il tempo per me, il tempo per rilassarmi per divertirmi e per studiare quanto non avevo nemmeno letto fino ad ora.. e oggi è già domani (cit.), oggi ho già finito l'ultimo compito (il secondo) della settimana, l'ansia se n'è andata, rimane il festeggiamento, il ricordo di un momento passato a odiare dio e il destino e il mondo per avermi fatto essere ME in quel momento Lì.
Non ha senso. Come nulla, aggiungerei.

Belle le vacanze, passate con la mia puttana delle vacanze. Che arriva al momento giusto, quando serve, a portare attimi di serenità e di non pensiero e di sonno, di riposo più che di notte. E che se ne va com'è venuta, senza chiedere niente. Senza imporsi, senza supplicare di essere necessaria, anche se lo è, ostia se lo è.
E i momenti passati insieme diventano ricordi, ondeggiano nel mare indistinto nei ricordi, fanno parte di quegli attimi particolari, dei dettagli che servono a congiungere l'essenza fondamentale. Una passeggiata, l'aria fredda del nord che aiuta a rendere profondi i respiri. Il freddo rende vivi, e gli obbiettivi sono viola (re-cit.). O arancioni, poi dipende tutto.


Brussels è uno dei ricordi di queste vacanze Abbiamo testato per la prima volta (quando è stata l'ultima volta che hai fatto una cosa per la prima volta?domanda da 1001 milioni di dollari, da compiti per tutti del caro Bob R.) il covoiturage, un altro metodo di viaggio co-ndiviso, mica male. Lo consiglio. Siamo stati al museo del Parlamento Europeo, a ricordarci chi siamo e a imparare dove stiamo andando.


Tornata a Lille è ricominciato tutto, la corsa verso gli obbiettivi, tanti, che finalmente sono stati impilati uno dietro all'altro, assolutamente senza criterio, nella lista dei but. Scopi.
Ora parte la ricerca dei mezzi.

Lettre de George Sand à Alfred de Musset


Je suis très émue de vous dire que j'ai
bien compris l'autre soir que vous aviez
toujours une envie folle de me faire
danser. Je garde le souvenir de votre
baiser et je voudrais bien que ce soit
là une preuve que je puisse être aimée
par vous. Je suis prête à vous montrer mon
affection toute désintéressée et sans cal-
cul, et si vous voulez me voir aussi
vous dévoiler sans artifice mon âme
toute nue, venez me faire une visite.
Nous causerons en amis, franchement.
Je vous prouverai que je suis la femme
sincère, capable de vous offrir l'affection
la plus profonde comme la plus étroite
en amitié, en un mot la meilleure preuve
dont vous puissiez rêver, puisque votre
âme est libre. Pensez que la solitude où j'ha-
bite est bien longue, bien dure et souvent
difficile. Ainsi en y songeant j'ai l'âme
grosse. Accourrez donc vite et venez me la
faire oublier par l'amour où je veux me
mettre.

Dopo averla letta tutta d'un fiato, riprendetela dall'inizio e leggete una riga sì e una no..:) très amusant.