martedì 29 gennaio 2013

S'engager.

Tentando di convincermi che oramai sono l'Allen Ginsberg dei blog, dal momento che non posso più fare a meno di accompagnare la mia scrittura a della musica (Officinadellacamomilla au lieu del buon vecchio jazz), inizio questa nuova pagina. (e nel frattempo il suddetto A.G., o Fra per lui se sta leggendo, si starà rivoltando - ovunque egli sia)
è iniziata la seconda settimana alla fac, e io sto quotidianamente basculando qua e là per i corridoi (a suo tempo definiti kafkiani) di Lille 3, alla ricerca di corsi interessanti/che il prof tutor mi possa riconoscere una volta tornata in Italia/i cui professori siano clementi (leggi: non antieuropeisti incazzati, più propensi a evitarmi come un problema che a darmi una mano in quanto studente erasmus). Nel frattempo mi trastullo con i soliti passatempi, tra cui il tandem con Clém, i film VOSF (versione originale sottotitolati in francese), i fine settimana à Paris per andare al concerto di un gruppo bolognese (gli Stato Sociale) in una libreria italiana (il Marcovaldo) - e poi mi permetto di dare degli sciovinisti ai francesi...
A tutto ciò si aggiungo i nuovi progetti per il secondo semestre, che piano piano si profilano, e bisogna segnarli subito per non dimenticarsene, e non ritrovarsi a maggio a guardarsi indietro e vedere... e non vedere. I due corsi di teatro (già iniziati), e poi il Delf (l'esame europeo di francese), i viaggi qua e là per l'Europa, per me e per raggiungere altri erasmus dispersi in giro. L'ultimo, quello partorito da poco, pochissimo, giusto qualche minuto fa, più che un progetto è un sogno che si realizza: una di quelle cose che ho sempre voluto fare, ma.
Ed è così che il 14 febbraio vivrò il mio primo Flash Mob (una di quelle manifestazioni improvvise, per cui delle persone - apparentemente a caso, in realtà grazie a degli accordi precedenti via internet - si ritrovano in un certo luogo a una certa ora e di punto in bianco compiono un'azione collettiva). E, fortuna vuole, che non solo sarà il primo, ma avrà anche un significato speciale, importante, per me. Si tratterà infatti di un Flash Mob globale, in stati e città diversi (cercate quello più vicino a voi qui), organizzato per celebrare, quest'anno, il V-Day: non parlo di Grillo (heureusement), ma del Giorno della Vagina. L'appuntamento annuale è stato creato da Eve Ensler, autrice dei Dialoghi della Vagina - appunto, per sensibilizzare le persone agli abusi e alle violenze che, ogni giorno, subiscono le donne di tutto il mondo. Gioca a mio sfavore il fatto che l'azione "collettiva" da compiere sarà un balletto (anche piuttosto complicato), sulle note, scritte per l'occasione,di Break the Chain: un melange super di anime, tra radici femministe e ritmi soul, imperdibile (This is my body, my body's holy/ No more excuses, no more abuses/ We are mothers, we are teachers/ We are beautiful, beautiful creatures).

domenica 20 gennaio 2013

Lille, deuxième temps. La neige *.*

Mi sveglio questa mattina (se mezzogiorno e mezzo può considerarsi ancora mattina..credo che per gli studenti erasmus ci sia un prolungamento speciale) con Frank Sinatra che mi canta il buongiorno (Let me see what spring is like/ On Jupiter and Mars).
Penso: oggi è IL giorno, andrò a correre per iniziare il mio super programma tonicità. Scosto le tende e...

 

 ...ok, magari non si vedrà bene a causa delle mie riconosciute capacità di fotografa, ma c'è una bufera di neve. (e il vecchio Franco continua a cantare nella mia testa, And since we've no place to go...)

E i piani per la giornata cambiano improvvisamente...[attenzione, domenica pantofolara attualmente in corso].
Ed è così che ricominciò il secondo semestre. yoloo